
Pittore, scultore e incisore calcografico
…Maurizio Carnevali scultore, ma anche pittore, ha scelto il tema sacrale del mito. Creature in perpetua metamorfosi popolano il suo mondo immaginifico, creando immagini e forme senza vincoli che quasi si disperdono nella fluidità della materia. Una ricerca inesauribile della sua stessa contemporaneità attraverso stilemi che affondano le proprie radici nell’antico. Impegnato sempre a dare dignità al suo lavoro si sottrae volentieri alla competizione, alla moda, all’ossessione di dover ogni giorno luccicare di nuovo. …..
Edmondo de Sanctis Critico d’Arte

Pittura
Giorgia Gargano
Ed ecco un nuovo spostamento della linea dell’orizzonte della pittura di Maurizio Carnevali. Lui, che ha sempre confessato di non appartenere all’estetica formale della contemporaneità, sfonda anche questo muro ed entra in uno dei simboli dell’arte del XX secolo: la musica nera… Il tratto è sempre il suo, inconfondibile. Irrompe nel mondo del mito un qualche aspetto di realtà – per quanto tale possa considerarsi l’invasamento dell’uomo confuso nella vibrazione della musica. Il tratto di realtà, difatti, è puramente formale; siamo sempre nel campo prediletto da Maurizio: il racconto dell’uomo perduto nel suo sé, unico e mai solo – fin quando l’arte e la coscienza lo accompagnano. La solitudine diventa esistenziale, invece, quando l’uomo non è che corpo: corpo straziato dalla fame, dalla consunzione, dalla paura. Corpi che da anni ricorrono nella pittura di Maurizio a esibire il trionfo di una bellezza scarnificata dalla fame; la potenza appannata dei nobili fisici neri condannati alla lentezza del deperire dal destino che il mondo ha decretato per loro: le madri e i figli, le dolorose sacre famiglie sono crocefissi e impiccati alla follia dell’uomo del nostro tempo. Il colore della loro pelle non evoca solo la geografia di provenienza di quanti arrivano nelle nostre città da un mare che non sentiamo più “nostro”. È un ritorno alle origini, è un urlo e una preghiera, affinché volgiamo occhi pietosi nei confronti di una terra, l’Africa, che è stata, per l’uomo occidentale, padre e madre, scaturigine e maestra. Troppo poco ci vuole a trascurare. Ancora meno a dimenticare. Un istante, a ignorare per sempre il mondo nuovo del quale, presto o tardi, ritorneremo a essere contaminazione.
Scultura
Dal 1978 si occupa anche di scultura aprendo in un antico frantoio a Feroleto Antico un laboratorio per la lavorazione del marmo, che diventa punto di riferimento per numerosi scultori. Le prime sue opere monumentali nascono proprio in quel luogo.


Incisione
La sua naturale propensione al disegno e a tutte le tecniche che utilizzano il segno come veicolo primario dell'espressione artistica spingono l'artista a dotare il suo atelier di Torchi Calcografici e a fondare la "Stamperia del Sileno", un'officina calcografica che produrrà, nel tempo, una significativa raccolta di edizioni tematiche. Da alcuni anni collabora con Patrimoni d'Arte di Torino, curando e realizzando per la prestigiosa casa edizioni a tiratura limitata
Disponibilità opere
Le opere disponibili sono quasi sempre visionabili in questo settore. Esse sono dotate delle necessarie indicazioni: tecnica,dimensioni e anno di esecuzione. Tuttavia contattando l'autore si potranno avere ulteriori delucidazioni.

una vita di lavoro
La lunga, multiforme e operosa attività dell'artista non consente in modo agevole di elencare tutte le mostre di pittura tenute in Italia e in Europa, ne è facile citare tutte le opere di scultura monumentale disseminate su un vasto territorio non solo italiano. In una estrema sintesi faremo riferimento alla mostra di dipinti “La donna di Calabria” esposta nel 1986 alla Galleria S. Karl di Vienna, alla Galleria Mercury a Firenze, alla Galleria Ilaria e alla Piccola Permanente di Varese, a Palazzo Brutium di Roma, al grande ciclo dedicato a Fabrizio de Andrè ed esposto a Palazzo San Giorgio a Genova, a "Petrushka", Labirinthos, al ciclo dedicato a Frate Francesco di Paola, alla raccolta in omaggio a Victor Hugo,a Pablo Neruda e alla mostra imponente "Nel Segno del Mito". Omaggio a Francesco Guccini, "Amore e violenza nel mito di Pan" tenuta a Roma e l'ultima: NeroDipinto. Dal 1978 la sua produzione scultorea si afferma soprattutto nell'ambito monumentale, civile e religioso, ne sono esempi il monumento bronzeo di Michele Morelli a Vibo Valentia, il Cristo Orante a Fuscaldo insieme al San Francesco e Vienna, i portali in bronzo del Duomo di San Mango d'Aquino e della chiesa Giovanni Paolo II di Feroleto Antico, il bronzo "Federico II" a Lamezia Terme, La Via Crucis in S.Maria degli Angeli a Rieti, gli altari monumentali delle cattedrali di Squillace e Borgia. Nel 2012 ha organizzato con il gruppo di scultori europei, col quale aveva condiviso i Simposi di Bruxelles e Luxmbourg, e con Italia Nostra la prima edizione del Simposio Internazionale di Scultura “MarMythos” nel Parco Archeologico dei Tauriani di Palmi. Unitamente a queste attività si, nell'ambito dell' incisione calcografica, ha collaborato con il Torchio di Thiene di Armando Martini, con Franco Maria Ricci, con il Centro Alzaia di
Roma e ha poi fondato la "Edizioni del Sileno".
Dal 2015 collabora con Patrimoni d’Arte di Torino.
Per informazioni e richieste chiamare 348 6032602
CARNEVALI MAURIZIO
Via Lissania, 28 88046 Lamezia Terme – Catanzaro
348 6032602 | macarnevali5549@libero.it
P.I. 02786900791 | Informazioni Legali | Privacy Policy e Cookie Policy